Con la cappotta Suzuki Samurai abbassata e 300 km percorsi tra asfalto e sterrato, il Samurai del 1988 ha dimostrato di essere più di un semplice veicolo. È un simbolo di libertà, essenziale ma autentico. Una guida vera, ruvida, coinvolgente. Ogni chilometro è un’emozione vissuta, un ritorno al piacere puro della guida meccanica, senza filtri.