
Un’eredità solida e un nuovo inizio nel 1998
Design rinnovato: più moderno e aerodinamico
Nel 1998 Suzuki lancia un nuovo modello, il Grand Vitara. È disponibile, come per il Vitara, con tre carrozzerie: 3 e 5 porte così come la tanto attesa versione cabriolet.
Le linee di questa nuova 4x4 sono contemporanee, più arrotondate, con dimensioni che la rendono una polena della gamma. E sempre con la ruota di scorta posteriore: come tutti i 4x4 tradizionali, il Grand Vitara non fa eccezione alla regola - cosa sarebbe un fuoristrada senza la famosa ruota di scorta ? Spesso dotato di un copriruota Suzuki Grand Vitara, o semplicemente blasonato con il logo Suzuki, il marchio non fa eccezione alla regola: come il Jimny, il Samurai o il Vitara, c'è una ruota di scorta sul retro!
Comfort e abitabilità in netto miglioramento
Lo spazio all’interno progredisce, così come la qualità percepita e l’ergonomia. Lo stile è moderno e piace subito, all’opposto del Toyota Rav-4 che il medesimo anno lancia una versione cabriolet che rimarrà soltanto due anni in catalogo per mancanza di acquirenti.
Notiamo tuttavia, che se il Toyota Rav-4 non riesce a incontrare il successo nella sua declinazione cappottata, la versione metallica è un vero successo commerciale.
La carriera del Grand Vitara cabriolet
Un successo duraturo nonostante le poche evoluzioni
Per il Grand Vitara, è tutt’altro: la versione cabriolet sarà disponibile fino alla fine del 2004. Il modello che verrà venduto non varierà il tipo di cappotta suzuki Grand Vitara utilizzato, che rimarrà lo stesso per tutta la commercializzazione di questo modello.Sei anni di esistenza dunque per una carriera che ha visto solo poche modifiche, se non fosse per la calandra leggermente rimodellata nel 2002, e lo stesso anno un nuovo abitacolo, proposto unicamente per le versioni metalliche con 3 e 5 porte.
Il Grand Vitara XL7: la versione familiare a 7 posti
Nel 2001, Suzuki regala al Grand Vitara una carrozzeria supplementare, il Grand Vitara XL7, si tratta di un Grand Vitara 5 porte a interasse più lungo che gli permette di alloggiare 7 passeggeri grazie a una fila supplementare di sedili. Si parla allora del veicolo più grande della gamma.
La cappotta del Grand Vitara cabriolet
Un sistema di cappottaggio modulare e pratico
Per quanto riguarda il Grand Vitara cabriolet, il suo sistema di cappottaggio è ben studiato. Gli agganci della cappottina riprendono il sistema del Vitara Mk2: le due vetrature laterali si possono togliere indipendentemente, così come il lunotto posteriore, con un sistema di guide e di chiusure lampo.
Differenze strutturali con il Vitara classico
Laddove questa cappotta è diversa, oltre alle dimensioni, è la parte anteriore. In effetti, il tetto della cappotta Suzuki Vitara è in un unico pezzo, dal davanti al dietro. Sul Grand Vitara, al contrario, il tetto è in due parti distinte. Il davanti, sopra il posto di guida è separato dalla parte posteriore da un grosso archetto centrale, dello stesso colore della carrozzeria.
In questo modo, la parte posteriore può oscillare nel bagagliaio e il veicolo può mantenere la parte avanti aperta o chiusa, come un bikini.
Un sistema ripreso dal Suzuki Jimny cabriolet
Questo trucco offre al Grand Vitara diverse possibilità di cappottaggio ed è giustamente lo stesso tipo di copertura e di sistema di cappotta che sarà utilizzato lo stesso anno, nel 1998, per il Suzuki Jimny cabriolet, ossia, una cappotta Suzuki Jimny in cinque parti, con chiusure lampo per l’apertura e la chiusua.
Prestazioni e vocazione fuoristrada
Compromesso ideale tra strada e fuoristrada
Per quanto concerne le qualità intrinseche del Grand Vitara, le prestazioni di fuoristrada sono all’appuntamento e distingue ancora una volta il Grand Vitara dai suoi concorrenti dalle vocazioni quasi esclusivamente urbane.
Un SUV versatile: adatto a tutti i terreni
Ma una cura particolare è stata apportata per rendere il Grand Vitara a suo agio sia sui percorsi impervi che su strada, una polivalenza che farà la sua reputazione.
Origini comuni ma evoluzioni distinte : Vitara vs Grand Vitara
Differenze strutturali tra Vitara e Grand Vitara
Sebbene condividano il nome e una filosofia di fondo, il Grand Vitara nasce su una piattaforma diversa, con sospensioni posteriori multilink nei modelli più recenti, contro l’assale rigido del Vitara classico. Questo garantisce una guida più confortevole su strada e una maggiore stabilità a velocità autostradali.
Il Grand Vitara e l’adozione del motore V6
Una delle novità importanti del Grand Vitara è l'introduzione del motore V6 da 2.5 o 2.7 litri, disponibile su diverse versioni, un’opzione mai offerta sul Vitara standard. Questa motorizzazione rende il Grand Vitara un veicolo più adatto ai lunghi viaggi e all'uso autostradale.
Motorizzazioni e cambi disponibili
Ampia scelta di motori benzina e diesel
Oltre al classico motore 1.6 benzina, il Grand Vitara è stato proposto con motori 2.0 a benzina, un 2.0 turbodiesel di origine PSA, e persino un 2.0 TD di origine Mazda nei primi anni. Le versioni con motore V6 sono state dedicate ai modelli più accessoriati e all’XL7.
Cambio automatico o manuale: un 4x4 per tutti i gusti
Il cambio manuale a 5 rapporti è lo standard, ma numerose versioni offrono un cambio automatico a 4 rapporti fluido e affidabile, particolarmente apprezzato nella guida urbana e per il traino.
Equipaggiamenti e allestimenti speciali
Versioni limitate: colori e finiture uniche
Alcune edizioni limitate del Grand Vitara, come la “Anniversary Edition” o la “Special Edition”, si distinguono per verniciature bicolori, cerchi in lega dedicati, interni in pelle o tessuti esclusivi. In Francia, ad esempio, fu venduta una versione “Active” con paraurti in tinta carrozzeria e autoradio con lettore CD integrato.
Dotazioni di sicurezza in evoluzione
Il Grand Vitara ha introdotto progressivamente airbag frontali e laterali, ABS e barre anti-intrusione, migliorando notevolmente la sicurezza rispetto al Vitara degli anni ’90. La struttura del telaio è stata rinforzata per superare i nuovi standard europei.
Il Grand Vitara nei rally e nelle spedizioni
Un fuoristrada vero, anche nelle competizioni
Alcune versioni preparate del Grand Vitara hanno partecipato a rally raid in Asia e Africa, con modifiche minime alla meccanica, a conferma della sua robustezza. Il motore 2.0 benzina era particolarmente apprezzato per la sua semplicità e facilità di manutenzione sul campo.
Anecdote: la spedizione “Vitara Caucaso 2002”
Un gruppo di giornalisti russi portò due Grand Vitara e un Jimny sulle montagne del Caucaso in pieno inverno. Nonostante temperature sotto i -20°C e terreni impervi, i veicoli completarono l’itinerario senza alcun guasto meccanico, guadagnandosi il rispetto degli appassionati di 4x4 locali.
Confort e vita a bordo nel lungo periodo
Materiali resistenti ma non sempre premium
Se da un lato la plancia del Grand Vitara è più moderna rispetto al Vitara, alcuni modelli base hanno plastiche dure e sedili poco profilati. Tuttavia, la loro durata nel tempo è eccellente, tanto che molti esemplari superano i 300.000 km con pochi segni di usura.
Bagagliaio e modularità: punti forti del 5 porte
Il Grand Vitara 5 porte offre un vano da circa 470 litri con sedili in uso, e oltre 1.300 litri con sedili abbattuti. L’apertura laterale del portellone con ruota di scorta esterna, sebbene meno pratica in città, libera molto spazio interno.
Le criticità segnalate dai proprietari
Consumi elevati sui motori benzina V6
I modelli con motore 2.5 o 2.7 V6 possono superare i 12 litri per 100 km in città. Alcuni proprietari scelgono l’installazione di impianti GPL per contenere i costi.
Cappotta cabrio: guarnizioni e usura nel tempo
Dopo diversi anni, la cappotta in tela può presentare infiltrazioni d’acqua o usura delle chiusure lampo. Tuttavia, esistono kit di ricambio aftermarket e anche soluzioni artigianali per il restauro.
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